Genova si vede solo dal mare

zianaclick
Questa è mia!
Ci sono cose che solo a Genova possono succedere. Capita infatti molto spesso di trovare per la strada turisti chiaramente ormai fuori di se nel tentativo di decifrare la cartina che hanno davanti al naso. Sperduti in un reticolo di vie e viuzze a domandarsi come mai quella che cercano lì non c'è. Fermi nel tentativo di capire come mai due strade che, sulla carta, sembrano vicine e parallele in realtà prevedono uno dislivello tale per cui è necessario essere scalatori professionisti per tagliare al primo incrocio.
Genova è la città nella quale nessun genovese vorrebbe mai vivere, finchè non è costretto ad andar via. E' la città che tutti i genovesi odiano e maltrattano, finchè non sentono qualcuno che la insulta. E' la città del mugugno, delle costanti salite e discese, della colazione con focaccia e capuccino. Genova è la mia città, ed ogni tanto ci vivrei anche.
Ora vi svelo un segreto: non è che i genovesi conoscono i nomi di tutti i vicoli e sono in grado di piazzarli mnemonicamente sul reticolo del tuttocittà. Se te, turista a casaccio, che hai sentito dire una volta per puro caso che in un dato punto c'è una cosa interessante o un negozio che vende cose imperdibili, cosa che probabilmente è pure vera, cerca di tenere a mente una cosa: è inutile che incominci ad avviarti nella speranza, prima o poi, di trovare qualcuno che ne sappia più di te e ti possa aiutare a rintracciare vicolo pincopallino VIII, perchè non è così. E non è così per una serie di ragioni ben differenti:
1. Perchè trovare un genovese simpatico e disponibile è opera ardua;
2. Perchè trovare un genovese in un vicolo è opera ardua;
3. Perchè trovare un genovese, disponibile e simpatico, in un vicolo, che sappia dire a parole dove diavolo si trovi vicolo pincopallinoVIII è opera ardua.
Anche questa è mia!!
Inutile che sbuffiate, che con tono ironico chiediate ah, ma non sei di qua?, che vi stupiate per l'ignoranza locale. E' chiaro che in qualsiasi altra città del mondo sia facile conoscere il nome di tutte le vie: Via Roma\Italia\Europa, magari un paio di Mazziniani \ Uomini politici, e qua è la piazzati qualche santo e qualche papa. Finito lì. Da queste parti, oltre ad un numero sproporzionato di vie, siamo anche in possesso di piazze, larghi, salite, vicoli e scalette. Perchè sì, esistono anche le scalette.
In alcuni casi la toponomastica viene in nostro aiuto. "Via degli iris" è vicina a "via dei ciclamini", via "delle campanule" e "via delle primule". Tuttavia "via del giglio" è dalla parte opposta della città. 
Per non parlare della questione "Brignole". Sicuramente famosa la "Stazione Brignole", che però si trova in "Piazza Verdi", mentre "Piazza Brignole" se la spassa altrove. Altrove ma, ovviamente, neanche nelle vicinanze di "Via Brignole" (zona Principe - l'altra stazione) e di "Vico Brignole" (traversa di via Garibaldi).
C'è sicuramente chi si domanda, a questo punto, come diavolo si faccia a vivere in un posto nel quale ci si perda ad ogni passo. Semplice: il genovese non si perde, semplicemente ha in mente dove vuole andare, non dove vuole passare. Se si vuole andare verso il mare basta prendere una qualsiasi strada che scenda. Se si vuole andare verso la più centrale Piazza De Ferrari basta prendere una strada che sale. Individuati nord e sud non basta far altro che muoversi sulla grande scacchiera genovese a destra o sinistra, a seconda delle esigenze. E' un approccio decisamente più pratico e funzionale.
Volete veramente sapere quand'è che un genovese incomincia a preoccuparsi? Quando improvvisamente realizza che... "So esattamente dove mi porterà questo vicolo! Oh mio Dio! OH MIO DIO! Sono troppo giovane per questo!!!"

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