La biblioteca dei morti - Glenn Cooper

Glen Cooper doveve sei stato in tutti questo anni? Come mai non ti ho conosciuto prima? Come mai non ci siamo mai incontrati?
E' esattamente con questi interrogativi che io intendo dare inizio a questo post dedicato a quello che posso ritenere la lettura rivelazione de... l'anno? Esageriamo? Il concetto di rivelazione è piuttosto preciso: non è una rivelazione una cosa buona dalla quale ti aspettavi che fosse buona. E' rivelazione ciò che è buono quando dalla stessa non eri pronto ad aspettarti niente di che. Ed ecco come è arrivato tra le mie mani la biblioteca dei morti, cercando una lettura, cercando un libro, quasi pr caso, girovagando tra mille altre letture alle quali ero sempre meno interessata. 
Quella raccontata all'interno de la biblioteca dei morti è la prima parte di una trilogia e per quanto io non sia una grande amante delle grandi saghe, arriva seriamente il punto di questa lettura in cui speri aridamente di poter continuare la sua lettura all'infinito. Per chi come me non è amante delle saghe una rassicurazione: il racconto è autoconclusivo, non anticipo giudizi sui successivi capitoli della serie che non ho ancora letto ma io non vedo l'ora di poter tornare ad avere a che fare con Will Piper e con tutti i suoi compagni d'avventura, con Mark Shackleton e con tutti i segreti dell'area 51 e con Octavus e con tutti i suoi eredi, finchè il 9 febbraio del 2027 non ci avrà raggiunto. 
Una storia paradossalmente ambienta in almeno 3 ere storiche differenti con 5 archi narrativi distinti, tutti in grado di andarsi ad intrecciare perfettamente, senza lasciare degli irrisolti, a chiara dimostrazione che poco nella storia dell'uomo è davvero lasciato al caso.

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