Impastor

Non capisco come sia umanamente possibile che io non abbia mai parlato di Impastor! Devo assolutamente recuperare. 
Si tratta di una di quelle mini-serie di cui ultimamente sembra che non possiamo fare a meno. 10 episodi della durata di 20 minuti l'uno. Una miseria. Però Impastor è riuscito ugualmente a farmi sbellicare dal ridere nella prima stagione. Superato il folle ostacolo della promozione alla seconda, eccomi pronta a gustarmelo dal primo all'ultimo goccio. 
La trama: un malvivente proveniente dal lato brutto di una grande città, che potrebbe essere New York, non ne sono certa, ma giusto per rendere l'idea in un momento in cui non vede più via di scampo, decide di farla finita. Sul ponte dal quale voleva cacciarsi incontra un uomo, anche lui intenzionato a buttarsi... con la differenza che questo si butterà veramente. Vista da vicino la morte (di qualcun'altro) torna sui suoi passi. Decide di non farla finita... ma di vestire i panni dell'amico meno fortunato di lui per sfuggire dalla minaccia da cui era inseguito. 
Per questa ragione si troverà a vivere nel bel mezzo di una adorabile cittadina della perferia, modello Wisteria Lane, nel ruolo di pastore. Luterano. Omosessuale. 
L'idea era quella di rimanere lì qualche giorno e fuggire poco dopo aver capito bene cosa fare della sua vita, inevitabilmente gli eventi gli si andranno a formare intorno talmente tanto e talmente bene che è costretto (o forse gli fa proprio piacere?) a fermarsi un po' di più. 
I suoi modi di fare così poco convenzionali per un pastore di periferia ed il suo bell'aspetto gli creeranno molte difficoltà... ma attireranno anche molte "simpatie" in città. Come quella di Russel, segretario della chiesa, affascinato dall'avere un pastore che "giochi per la sua squadra" o quella di Alexa, affascinante giovane donna responsabile delle finanze della chiesa, rivale in amore di Russel, certa che, in fondo, Buddy possa non aver abbandonato definitivamente il suo partito. E decisa a dimostrarlo.Un triangolo non molto triangolare che ha portato a molte situazioni comiche, quantomeno non volgari e non di cattivo gusto.
Sul finale della prima stagione tutti gli scheletri nell'armadio sembravano essere tornati a galla: la polizia che gli bussa alla porta e lo porta via in manette accusandolo di aver ammazzato il vero Pastore Barlowe. Nello stesso istante lo inseguono anche i cattivoni da cui era fuggito abbandonando la grande città.
Una sola precisazione che vale un milione di dollari. Ho appena scoperto che Buddy è interpretato da Michael Rosenbaum, nome che non mi suonava affatto nuovo... anche se proprio non ricordavo a chi appartenesse. Googlando sono giunta all'attore che interpretava Lex Luthor in Smallville. Furba e scalltra come una faina mi son detta: che strano! Un caso di omonimia... non dev'essere facile con un Rosenbaum di cognome. Ci sono voluti altri 5 minuti buoni di googlata per capire che, no! E' proprio lui. Con più capelli, con più barba, forse con meno chili? Sicuramente con più anni, decisamente meno inquietante. Cavolo! Non mi ero proprio accorta che fosse lui.

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