La pioggia è uno stato d'animo

Può essere, lo dico per ipotesi, che in questa faccenda delle canzoni io ci stia prendendo gusto. Ma la cosa non è ancora dimostrata. In ogni caso, il tema della playlist del giorno, è molto semplice da individuare, semplicemente scorrendo tra i titoli delle canzoni. Il meteo, le condizioni climatiche e, indirettamente, le emozioni. La metereopatia non è solo un'altra delle diavolerie immaginarie inventate dalla gente dei nostri tempi per fregare qualche giorno in più di mutua allo Stato: probabilmente è sempre esistito, forse un tempo non gli si dava un nome o, più banalmente, ai tempi dei nostri nonni c'èera la guerra e loro avevano cose più importanti a cui pensare che non al cattivo umore perchè fuori piove. La verità è che da almeno un paio di generazioni a questa parte siamo dei ramolliti, non ci sono ma che tengono.
Avete presente quando il cielo al sorgere del sole non diventa completamente azzurro, spesso in inveno, ci sono nubi basse, umidità a tutt'andare e l'umore è grigio, così come l'atmosfera che ci circonda. In quelle occasioni la voglia di rendersi produttivi fatica ad emergere, quasi come se rimanere sotto le coperte tutto il giorno fosse la migliore delle soluzioni. Ci sono giorni in cui la soluzione, tuttavia, è impraticabile ed è proprio in queste circostante che esiste solo un rimedio: cantare una canzone a tema, che dia la giusta carica per proseguire. Almeno sino al terzo caffè della mattinata, quello che favorisce la svolta definitiva. Il tema è quello della nebbia, giusto per esorcizzare il demone che affligge le nostre giornate: probabilmente il testo non sarà dei più originali ma rende l'idea. Il titolo è San Martino, l'autore Giosuè Carducci, il cantante Fiorello, l'apertura La nebbia a gl'irti colli \ piovigginando sale \e sotto il maestrale \ urla e biancheggia il mar.

E' proprio nei momenti in cui, più o meno metaforiamente, le nubi sembrano voler prendere il sopravvento, che è necessario soffermarsi su alcune piccole circostanze che caratterizzano le nubi. Queste possono essere basse, fitte, dense. Possono rendere difficoltosa la visuale e può ingannare. Però la nebbia, soprattutto, è temporanea. Scende, svolge le proprie mansioni ma, prima o poi, si dissolve: sparisce nel nulla, torna a casa propria lasciando inesorabilmente spazio al sole che non può far altro che spledere alto nel cielo. Sopra tutto e sopra tutti... perchè il sole esiste per tutti. Lo dice anche Tiziano Ferro.

Dallo splendere del solealla meraviglia del cielo azzurro il passo è veramente breve. L'azzurro è il mio colore preferito, lo è sempre stato ed è una cosa che ha sempre destato parecchia meraviglia nel mio prossimo. Fin troppo spesso nei confronti delle ragazze si ha il pregiudizio che il rosa sia il colore perfetto, preferito, simbolico di un qualcosa che dovremmo aver abbandonato nei secoli che furono. Spesso, come colori preferiti, vengono compresi il rosso (per ragioni più o meno sportive), il verde per il suo carattere deciso, o il viola... l'azzurro è forse il meno tollerato, ma poi perchè? Azzurro è il colore del mare, probabilmente l'elemento che più amo, e qui si spiega ancor di più la faccenda, azzurro è il colore del cielo, azzurro, all'uso, sarebbe anche una canzone di Adriano Celentano ma, adoro depistare il mio prossimo, condurlo su un sentiero e poi fare marcia indietro, verso la via del cielo e delle mille tonalità che è in grado di assumere, pardendo da quella più tenue e cristallina fino ad essere sempre più blu.

Con la playlist di oggi lo scopo che intendo perseguire è quello di vagliare tutte le 50 sfumature di meteo. Sono partita dalla nebbia, tipica della giornata uggiosa di battistiana memoria, che avrei anche voluto insierire nell'elenco ma che è rimasta fuori per mere ragioni di spazio. Per dare un senso a tutto questo mi sono imposta un numero: 5, le cinque canzoni che trattano un determinato argomento. Meno sarebbe sembrata solo una toccata e fuga, una botta e via, qualcosa che non riesci ad assaporare fino in fondo. Di più avrebbe solo annoiato. Volendo compiere l'intero percorso, ascoltando le canzoni per tentare di comprendere quello che voglio comunicare, con cinque canzoni si arriva a 20 minuti abbondanti di ascolto, oltre è davvero difficile tenere la concentrazione o non avere niente di meglio da fare. Quindi mi sono imposta dei limiti, dei vincoli, in grando di frenare la mia immaginazione. Sono quindi solo due le canzoni mancanti: oltrepassata la nebbia, ritrovato il sereno, tuttavia si possono scatenare altri elementi della natura. Attenzione, perchè fuori "Piove". Con Alex Britti.

Se la nebbia è indicatrice di torpore, con la pioggia si va decisamente oltre. Non è neanche indisposizione, è proprio un malumore dilagante, spesso aggravato dalla circostanza che quanto piove tutto doventa più difficile, così la gente si innervosisce. E più si innervosisce più fa innervosire gli altri: sino alla creazione di catena di sant'antonio di proporzioni bibliche che poi, neanche a dirlo, entra a far parte di noi ancora più di quanto si possa razionalmente concepire... infatti quando piove siamo nervosi ancor prima che qualcuno di faccia innervosire, e facciamo innervosire gli altri, che a loro volta faranno innervosire qualcun'altro. Questa è la verità.
Chi come me ha la s-fortuna di abitare in una città come Genova, si sa, la pioggia a volte non è solo pioggia. Siamo purtroppo tristemente noti per la frequenza delle allerte meteo e delle catastrofi naturali che hanno segnato il nostro territorio. La pioggia a volte nasce come pioggia, ti fa un dispetto, scende quanto è meno opportuno e se ne va. Altre volte è insistente, è estenuante, ti vuole prendere per stanchezza, ti lacera i nervi con la propria costanza battente e sfoga su di se tutta la sua rabbia repressa. Ferendoti. Te provi a urlargli contro, provi ad avere la meglio, ma la sua voce è più grossa, più potente, più rimbombante. A quel punto la pioggia non è più solo pioggia, è una bomba d'acqua, un temporale autorigenerante, una Tempesta.

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