The Amazing Spiderman II

L'idea era quella di andare a vedere The Amazing Spiderman II, senza aver visto il primo. C'è chi ha detto: non c'è problema, se hai visto il vecchio Spiderman va bene comunque. In effetti un po' è così ed ancora mi interrogo sulla necessità di fare una nuova trilogia su Spiderman a così pochi anni di distanza dalla precedente, riprendendo tutta la storia dall'inizio. Nella mia mente credo che avrebbe avuto decisamente più senso, volendo sfruttare ancora un po' il personaggio, piuttosto fare un continuo o comunque una nuova storia ma che non andasse a ripescarsi Peter Parker al liceo e via di seguito. Prendi PP già bello fatto, formato, zompettante e ragnante e caccialo in mezzo ad una nuova avventura. No?
No! E per la prima mezzora una sana nostalgia di Peter Parker \ Tobey Maguire e Mary Jane ti coglie. Questo spiderman più che amazing, fantastico, come il titolo suggerirebbe, è un fenomeno. Del tipo che vuole fare il fenomeno... da baraccone. Non gli basta zompettare tra i grattacieli di New York, lo deve fare con capiole, salti mortali... e fa il simpatico. Quasi al punto di innervosire. Del tipo che bussa al finestrino del criminale russo \ mafiosetto di turno e gli fa "ciao cattivone, posso entrare?". Per non parlare della suoneria del cellulare: ripescata Spiderman, di Michael Bublè.
Poi i minuti passano e ci si appassiona che al nuovo Peter che, tutto sommato, non è malaccio. Le sue battutine, i suoi sorrisini e quel broncio che assume ogni volta che è triste, non sono così fastidiosi. Non è neanche tanto male la nuova Mary Jane, anche se non si chiama più Mary Jane, ma Gwen, e non ha neanche i capelli rossi. E' bionda, biondissima ma... grande apprezzamento al fatto che per una volta nella storia delle BondGirl di tutti i tempi non solo è bella, ha carattere ed anche un genio della scienza \ chimica molecolare \ bio-genetica e qualcos'altro e tutto questo solo dopo essere uscita dal liceo. Ciò nonostante al colloquio per Oxford ci va nuda... ma questo è solo per stare sul sicuro, immagino. Tralascerei anche che, nel momento in cui c'è da salvare New York, o forse il mondo intero, dai cattivoni si vanta di saper resettare l'intero sistema di sta ceppa per ridare corrente alla città, ma l'intera operazione consta solo nel sollevare una leva alle cui estremità c'è scritto ON\OFF. Non per dire, ma allora sono capace anch'io. Andata estremamente bene anche la storia e la scelta dei cattivoni: con tutta la roba messa al fuoco solo che in questo film probabilmente avrebbero potuto fare a sua volta una trilogia, invece ne è venuto fuori solo un film lunghissimo e con qualche tralascio qua e la, comunque godibile a pieno. Possibilmente smangiucchiandosi qualche unghia qua e la. Ciò che non va bene è il finale: fatemi capire, Gwen muore veramente? Così? Irrimediabilmente, inspiegabilmente, lasciando tutto questo vuoto dentro di noi? Ma perchè? Emma Stone ha litigato con il regista? E' tutto uno scherzo per farla rinascere nel terzo film? E poi... è possibile morire in maniera tanto sfigata?

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