Ambra Chiaro non è un colore.

Ci sono tre cose al mondo che odio più delle frazioni, e sono: 1) i cavolini di Bruxelles, 2) vedere i ragazzini pulirsi il naso con le dita e poi mangiarsi le caccole, 3) vedere partire la gente a cui voglio bene.
Grande nota d'apertura alla collana nata dalla mente di Paula Danziger su Ambra Chiaro è “Ambra Chiaro non è un colore”. In questo primo libro incominciamo a conoscere Ambra per quello che è. Tutte le vicende sono raccontate direttamente da lei ed il libro scorre infatti molto veloce grazie alle tipiche frasi molto brevi e molto “essenziali”. Questo è bello, quello è brutto: nella mente di un bambino non ci può essere alternativa. Impariamo a conoscerla proprio nel suo habitat naturale: la scuola e la casa, tutti elementi “semplici”, quotidiani nella vita di una bambina. Scopriamo che vive con sua mamma, che suo padre, dopo la separazione, è andato a vivere lontano da casa e che al momento vive ancora più lontano, dalla parte opposta del mondo: a Parigi.
Ruolo fondamentale ricopre anche Mattia, il suo migliore amico da sempre dal quale però è ora costretta ad allontanarsi visto che quest'ultimo, con la famiglia, sta per trasferirsi in Alabama.
Nelle concitate settimane che precedono il trasferimento, interessantissimi sono i dettagli visti dai suoi occhi innocenti: il cartello “in vendita” che compare nel giardino di casa Mori, praticamente privo di significato prima che si tramutasse in un “venduto”, la signora con la pancia che viene a visitare la casa e che tenta di spaventare attraverso il racconto dei coccodrilli nella vasca da bagno, la maglietta con la scritta “Alabama” che Mattia indossa dopo il suo primo viaggio nella nuova città, e che non è una delle solite, una di quelle che lei conosce... c'è un'altra novità nell'aria che tende a concretizzarsi sempre più fino alla fatidica frase della mamma di Mattia: “dobbiamo essere fuori di qui in due settimane e mezzo”. Due settimane e mezzo. Quando per la prima volta ho scoperto che se ne sarebbero andati per davvero avevo cinque settimane di tempo per abituarmi all'idea. Adesso ne sono già trascorse la metà.

Commenti

  1. un po piu corto!!!

    RispondiElimina
  2. Caro amico anonimo. Scusa, non capisco il tuo commento. Sei approdato al mio Blog attraverso la chiave di ricerca "trama ambra chiaro non è un colore" e, devo dirtelo, "trama" non significa "riassunto", sempre che io abbia interpretato bene i tuoi punti esclamativi. Se cerchi la trama hai bisogno solo di sapere in generale quali sono i temi trattati per decidere se leggerlo o meno. Se la maestra ti ha chiesto di leggerlo ma te non intendi farlo, avrai bisogno del riassunto e scopri tutti i particolari, comprese le schede dei personaggi e, magari, come va a finire. Mi dispiace, ma su questo Blog non mi occupo di queste cose.

    RispondiElimina
  3. PS: l'assassino è il maggiordomo!

    RispondiElimina

Posta un commento

"Tutti hanno diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione"