L'uomo è uno e nessuno

Ho di recente letto questo libro. Non posso che parlarne bene. Ero convinta si trattasse di un libercolo che a metà mi sarei rotta di leggere, tanto che non l'ho neanche comprato ma preso in prestito in biblioteca. Inutile dire che ho rinnovato quel prestito e finito di leggerlo in tempo record. Faletti mi ha stupito moltissimo inanzitutto per la non banalità del racconto ma anche per il linguaggio preciso e sapiente. I personaggi sono ben delineati, neanche li conoscesse veramente. Acute analisi psicologiche e precise narrazioni dei fatti. Cosa si può volere di più? Infatti aggiungo solo poche note a margine:

1) Perchè scrivere un opera prima di quasi mille pagine? Metti che scopri che non è il lavoro per te almeno salvi mezza foresta amazzonica.

2) Va bene avere una buona fantasia ma era il caso di descrivere ogni dettaglio sulle vittime e sui loro corpi squoiati? Ma perchè?!? Cavolo!... lascia spazio all'immaginazione del lettore! Prendere nota: stare sul vago non sarebbe stata assolutamente una cattiva idea.

3) Dato statistico: è risaputo che molte persone leggono prima di dormire. Si calcola che dall'uscita del libro ad oggi il tasso di insonnia sia aumentato del 67%, casualmente è avvenuta una concentrazione nelle notti successive al ritrovamento di Jochen Welder e Arijane Parker!

Vabbè... io comunque lo consiglio. Ma occhio a leggerlo in vacanza (richiede molto tempo) e, se possibile, non prima di addormentarvi se siete particolarmente sensibili.

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